giovedì 9 settembre 2010

La prossima volta


Vacanze finite. Da due giorni ormai, con il lavoro che mi s'è arrampicato addosso lasciando poco tempo e zero tregua. Mi ero ripromesso di appuntare qua spunti e pensieri della trasferta in Sardegna, ma ho perso l'occasione di farlo al volo e ora è come se fosse già trascorsa una vita intera. Non sono tipo da scattare fotografie a ogni fruscìo di vento o sosta: rimango convinto che gli unici momenti che non passano mai siano quelli goduti fino in fondo. E' con questo spirito che ho affrontato la settimana e mezzo al mare, sei giorni a Stintino e quelli prima a Santa Teresa di Gallura. Bei posti, entrambi. Aggiungo la città di Alghero, dove sono stato una sera, a cena. Se ci penso ora vorrei tornare indietro, essere ancora là, anche se dopo cinque o sei giorni dalla partenza avrei voluto essere di nuovo a casa, perché mi annoia la routine e pur se sono pigro da mettere in imbarazzo un bradipo mi esaspera il far nulla con cui si deve riempire la giornata. Ho letto molto, ma questo lo spiegherò in un prossimo post. Ho corso, persino. Dal quarto d'ora del primo giorno ai quaranta minuti dell'ultimo: in mezzo un po' di tutto, dai dolori articolari alle apparizioni mistiche di angeli, santi e beati di un po' tutta l'isola. Mi sono sentito per la prima volta vecchio (fisicamente, intendo) e giovane (nella costanza, nello spirito). Ho perso due chili, mi sono abbronzato, sono tornato in forma, non mi sono connesso a Internet e non ho parlato con nessuno al telefono, tranne i parenti stretti. Lo zio Emilio, ottantasei anni, fratello di mia nonna e ultimo baluardo della vecchia famiglia, ha avuto un infarto proprio il giorno della partenza, lo hanno rimesso in sesto quando non c'ero ed è tornato a casa giusto quando sono arrivato io, così tutto il peso dell'assistenza se lo sono dovuti sobbarcare mia madre e Roberta e Fabrizio, cugini d'anagrafe e fratelli per me nella vita.

Non so perché ho scritto tutto questo, non credo possa interessare qualcuno, esclusa la stretta cerchia delle persone che abitano in casa mia (forse neanche a quelle, perché erano con me e conoscevano già tutto, compresa la mia pedanteria). Però dovevo pur ricominciare a scrivere qua e chiedo perdono se l'ho fatto dicendo nulla di memorabile. Sarà per la prossima volta.
Foto by Leonora

3 commenti:

loris ha detto...

io che sono più anziano di te i chili in Sardegna li ho messi su, 2o forse più, e adesso Roberta mi ha messo a dieta!
Forse è meglio che cominci anch'io a correre...

Wilma ha detto...

Bentornato!

giorgio bargna ha detto...

...i blog servono anche a questo, una pacca sulla spalla (piano mi raccomando) allo zio Emilio..