martedì 20 settembre 2011

Fiocco azzurro (blog Sette giorni)

Oggi è un giorno speciale: sono diventato di nuovo padre.
No, niente carne della mia carne, il figlio di cui parlo si può vedere e persino toccare, anche se nell'essenza è impalpabile.
Sto parlando di un blog, che da oggi affiancherà questo. Si intitola Sette giorni (dal nome della rubrica che da tre anni tengo la domenica, sul giornale) e rispetto alle Venti righe sarà più professionale, non soltanto perché fa parte del sito de La Provincia, ma anche per il fatto che mi concentrerò su argomenti legati alla cronaca della città in cui abito e ai temi del presente e futuro dell'informazione.
Sul resto ho poco da dire e molto da scrivere: nei prossimi giorni, mesi, anni.
Aggiungo soltanto una curiosità, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, inducendomi ad aprire un nuovo blog, proprio nei giorni in cui ci stavo pensando ed ero anche un poco indeciso sull'opportunità di farlo o meno. Poi, domenica scorsa, tornando dalla partita di Giacomo sono passato dalla cucina di mia madre, trovandola intenta a leggere. Non un libro, un quotidiano di carta, un giornale, bensì l'edizione su iPad de La Provincia, con una naturalezza, una facilità da lasciarmi basito. Non solo. A un certo punto Giorgia, undici anni, voleva guardare anche lei, ma l'applicazione si è chiusa e non riusciva a raccapezzarsi. In suo soccorso è tornata la nonna, che ha preso l'iPad, ha toccato lo schermo e le ha detto: "E' questo il bottone, se metti un dito qui si apre".
Non ho avuto parole. "Il futuro è già qui - ho pensato tra me e me - non possiamo più perdere tempo e aspettare". Sette giorni è nato lì, una mattina grigia eppure luminosa di settembre.

Foto by Leonora


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