lunedì 24 ottobre 2011

La lista dei desideri

Leggo che su Amazon.com esiste una lista dei desideri, oggetti di cui si vorrebbe entrare in possesso.
L'idea mi intriga e mi appunto di pensarci, di sognare un po'. Lo faccio mentre torno a casa dal lavoro, in macchina.
Vorrei costruire una nuova casa, una proprio mia, ex novo, bassa e con pareti a vetri, ecologica al cento per cento, con un prato enorme attorno, però vicino al mare, in un posto caldo ma non troppo, dov'è maggio tutto l'anno. Vorrei una casa, ma una casa ce l'ho.
Vorrei un orologio. Uno di classe, elegante e fine, che si nota appena, ma che ad averlo al polso ti senti sicuro di te, come Pierce Brosnan quando faceva James Bond. Uno simile a quello che mi ha prestato Fulvio. Vorrei un orologio, ma un orologio ce l'ho.
Vorrei un'automobile sportiva, una Bmw o, meglio ancora una Porsche. Non grande, non troppo appariscente, magari usata, nera. Vorrei un'automobile, ma un'automobile ce l'ho.
Vorrei uno di quei tosaerba che viaggiano da soli, che li programmi e zac, trovi il prato perfetto, meglio che se avessi in affitto un giardiniere tutto l'anno. Vorrei un tasaerba, ma un tosaerba ce l'ho.
Vorrei sei vestiti identici, di Prada o Armani, giacca e calzoni neri e camicia bianca slim fit con cravatta a tinta unita, una diversa per ciascun giorno della settimana. Vorrei dei vestiti, ma dei vestiti ce li ho.
E basta. Sì, basta. Altri oggetti neanche mi vengono in mente (oggi almeno, domani magari qualcuno mi ricorderà questo e quello e dirò: accidenti, come ho fatto a scordarlo).
Viaggi, quelli sì, ne vorrei. E più film da vedere al cinema. E concerti di musica dal vivo. Sì, vorrei ascoltare più musica dal vivo. E più partite di calcio, sempre dal vivo. Vorrei chiacchierare con più persone che lo meritano, uscir con loro a cene e stare ad ascoltare senza altro fine se non quello di imparare qualcosa, magari poterlo raccontare, ma in dosi eco sostenibili, senza forzature o urgenze. Vorrei imparare a ballare il tango, ma senza nessuno che conosco, perché mi vergognerei un sacco e sarei impacciato quanto un tricheco, mentre io so che se mi lascio andare potrei essere un discreto ballerino. Queste cose non le ho e invece potrei averle, se solo aggiungessi alla mia vita un po' più di coraggio, di fantasia.

Foto by Leonora

2 commenti:

Miranda ha detto...

Il tempo passato a desiderare degli oggetti, ho scoperto sprecato ed inutile. Come inutili, a ben vedere, sono la maggior parte delle cose che pensiamo ci siano necessarie. Apparentemente sembrano facilitarci la vita ma poi, se guardiamo bene, ce la limitano. Penso all'orologio, al ferro da stiro (chi lo dice che i vestiti vanno stirati?), al cellulare a cui devi obbligatoriamente rispondere sennò pensano che ti sia successo qualcosa (tiè), al giardino che ho sempre desiderato e che oggi, se lo avessi, maledirei ogni volta che è da falciare. E poi ti sei accorto come ogni cosa desiderata una volta ottenuta si riveli insignificante? Mi è capitato per la maggior parte degli oggetti...si salvano i libri, il pc, cinema, concerti, teatro e viaggi. Tutto ciò che non è solamente materiale ma che ci aiuta a crescere...

Cmq, se dovessi scegliere, è più tempo ciò che vorrei...

Alliandre ha detto...

Sei un minimalista senza saperlo... niente spese per oggetti inutili in più rispetto a quello che si ha già, ma solo per godere di esperienze nuove :-)
è bella, questa cosa :-)