venerdì 23 maggio 2014

Il mio voto

Foto by Leonora
"Certo che tu... non mi ha portato un voto!". Erano le sette del mattino di ieri, ero ancora al calduccio del letto e un po' per l'orario, un po' per gli sconvolgimenti dei cambiamenti al lavoro, ammetto di non esser stato proprio lucidissimo. Due secondi dopo ho aperto gli occhi, dato uno sguardo alla radiosveglia, messo a fuoco la donna che avevo al mio fianco e che quasi non riconoscevo. Isabella mi fissava pensierosa, assorta persino. "Certo che tu... non mi hai portato un voto!". Ho impiegato mezzo minuto per capire che si trattava proprio di ciò che avevo sentito, ribattendo: "Ma scusa, cosa stai dicendo?". "Scusa, scusa - mi sono sentito rispondere, vedendola di nuovo sorridente e poi ridere proprio, distesa e autoironica - ormai ragiono solo in termini di voto...".
Racconto questo siparietto domestico per stemperare il clima preelettorale di queste ore e soprattutto per far capire come Isabella ha preso sul serio l'impegno preso. Lo scrivo onestamente: non so se Obama aveva lo stesso piglio, la stessa determinazione, quando si è candidato alla Casa Bianca.
Le donne, in questo, mi insegnano tantissimo. In ogni caso, piacendo al cielo, tra quarantotto ore sarà finito tutto e vada come vada non sarà stato tempo sprecato. Da parte mia ho apprezzato moltissimo la purezza dei suoi intenti, il crederci davvero e persino l'ingenuinità, quel candore che io ho smarrito da un pezzo ma di cui in fondo è rimasta traccia, rimandando a un Giorgio di trent'anni fa, quando davvero pensavo di cambiare il mondo. Che non ce l'abbia fatta io, che abbia deciso di occuparmi di altro, che abbia delegato ad altri la buona amministrazione del mio paese è un fatto di cui non sono pentito, ma che nell'intimo comporta sempre un certo rammarico.
Non so chi da lunedì pomeriggio diventerà sindaco, se avremo finalmente una donna (Anna Gargano, la persona che ha convinto Isabella) oppure sarà confermato Rocco Palamara o invece la spunteranno il grillino Venneri, il farmacista Di Lenna, l'immarcescibile Lamorgese. Chiunque sarà, avrà il mio rispetto.
Però di una cosa sono certo: Isabella almeno un voto lo prenderà. Il mio.

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