Foto by Leonora |
Da questa settimana sono stato nominato "responsabile del settore informazione di Bergamo Tv" e torno dunque ad occuparmi in prima persona di una realtà che conosco bene e che mi ha affascinato da sempre, da quando bambino alle cinque del pomeriggio in punto accendevo il trasformatore elettrico per fare comparire suoni ed immagini al televisore Mivar che si trovava tra la camera da letto e il soggiorno.
Da quegli anni è cambiato il mondo, non soltanto lo schermo. L'obiettivo che mi è stato chiesto, oltre alla gestione concreta dello strumento televisivo, è quello di valutare e percorrere le nuove strade dell'informazione, l'integrazione con i nuovi mezzi ("device" in termine tecnico, cioè tablet, smartphone e tutti i marchingegni che porterà in dono il futuro), lo sviluppo dei nuovi linguaggi video.
In questi primi giorni, avendo fatto tesoro delle esperienze passate, invece di entrare a piedi uniti ho preferito un approccio morbido. Sette giorni in tutto, per ascoltare uno ad uno coloro che la tv qui già la fanno, risorse di nome e di fatto, persone che meritano rispetto per quanto danno e che devono essere messe nella condizione di lavorare al meglio. "Non credo di essere uno sprovveduto - ho detto ai miei nuovi colleghi giornalisti, il giorno in cui sono stato presentato - ma nemmeno uno che ha la bacchetta magica per risolvere tutto". Lo penso davvero: soltanto un lavoro di squadra può dare le risposte che cerchiamo e garantirci un futuro.
Grazie dunque a chi mi ha dato fiducia e a chi avrà la pazienza di accompagnarmi lungo questo nuovo tragitto.
2 commenti:
Meno male,con il progetto di prima eri sprecato.
In bocca al lupo!
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