domenica 8 dicembre 2019

Se salgo lo trovo (Superpoteri femminili)


Per fortuna Dio o chi per lui ha concesso a ciascuno di noi almeno un difetto (con me tra l'altro è stato generoso, abbondando) affinché nello sperimentare i propri limiti non si sia troppo severi nel giudicare l'altro.
Ad alcuni però, in particolare ad alcune donne, ha concesso pure dei superpoteri, che l'Uomo Ragno al confronto è un imbranato.
Qualche esempio, limitato all'esperienza personale nel perimetro domestico.
-  "Metti il sale" (variante: butta la pasta)
Lei mette il sale o butta la pasta e pesa gli ingredienti "ad occhio". Ed è sempre giusto! Io l'ultima volta che ho obbedito gettando nell'acqua bollente "due manciate di penne", come mi era stato esplicitamente chiesto, abbiamo patito la fame (e ho pure le mani grandi!) e quel poco era insipido.
- "È nell’armadio" (variante: se salgo e lo trovo...)
Non esiste indumento che non si trovi al posto corretto, quasi sempre nell'armadio. Il fatto è che io non lo trovo. Osservo, sposto, cerco, risposto, ricerco... Nulla. Il vuoto. Al che mi arrendo e grido: "Qui non c'è, giuro". Al che la sua risposta è sempre la stessa: "Guarda che se salgo e lo trovo". Sale. E lo trova. Qualsiasi cosa sia. Sempre. Subito.
- "Compragli una maglietta" (variante: taglia dodici anni)
Un po' come per il sale e la pasta, anche per le taglie degli indumenti ha un occhio clinico. Io se entro in un negozio e acquisto una t-shirt per un bambino di dodici anni, che dunque dovrebbe indossare una maglietta misura "dodici anni" torno a casa con un lenzuolo matrimoniale, che sta largo pure a Platinette o con un francobollo di tessuto che al dodicenne arriva a malapena all'ombelico.
- "Piega i vestiti" (variante: metti in ordine)
Le camicie manco mi ci metto: uso l'appendino e le lascio stese, nel guardaroba. Magliette e felpe sono un incubo. Lei in tre mosse piega e sistema ogni cosa, riducendola a uno spessore di qualche millimetro, io mi impegno e sudo come per completare un origami giapponese dalla forma di fenicottero e alla fine avanza sempre una manica, c'è sempre una piega, sembra sempre una sfera o un bauletto, qualsiasi capo tento di sistemare nel cassetto.
- "Assaggia se è cotta" (variante: non lo è mai o lo è troppo)
Mentre l'acqua bolle con la pasta dentro da qualche minuto, lei intinge le dita pescando rigatoni o penne o spaghetti quasi direttamente dalla pentola oppure da un cucchiaio apposito, mostrando insensibilità delle mani e anche al palato, poiché lo spaghetto o la penna o il rigatone se lo infila subito in bocca, assaggiandolo a una temperatura che persino il dio Vulcano riterrebbe fuori posto. Lo stesso vale quando beve il caffè o sorseggia la minestra, appena tolta dal fornello. Io l'ultima volta che, per sbaglio, l'ho fatto, ho avuto le labbra di Angelina Jolie per un plenilunio.

Per fortuna ci sono anche i difetti. Limitandomi a casa nostra elenco questi.
- Spesa fatta di fretta, con prodotti acquistati a caso (abbiamo bevuto per una settimana litri di "bevanda al gusto di latte senza lattosio" invece di pacifico latte, mangiato würstel che sarebbero dovuti essere normali invece avevano il ketchup extra piccante dentro, usato un flacone da litro di "shampoo per i capelli tinti di rosso". E molto altro)
- Chiama mille volte il figlio o la figlia, urlando, e quando lei o lui risponde, lei replica: “Nulla, volevo soltanto sapere se c’eri”.
- Grida: "A tavola! È pronto....". Ma quando arrivi pronto non lo è affatto e devi aspettare minuti minuti, senza lamentarsi, perché altrimenti dice: "Dovevate cucinare voi allora".
- Spalanca le finestre al mattino facendo entrare il vento del nord (“Winter is coming “), incurante di chi ha cicli di vita e percezioni diverse dalle sue, che ha freddissimo la sera e al mattino sempre caldo.

 P.S. Annoto tutto questo con ironia e ammirazione, non per un vezzo o desiderio di riscatto, bensì per esperimento scientifico: valutare tra qualche anno se si tratta di talento innato o, come suppongo, di abilità che si tramandano di generazione in generazione, da madre in figlia. Giorgia infatti ora è stupita quanto me, ma tra vent'anni sono quasi certo avrà superpoteri che ora neanche immagino.

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