Lo scrivo senza punto interrogativo, tu leggilo lo stesso (il “dubbio” - lo sai - è incudine su cui deve battere di ogni conoscenza il martello).
Degli occhi dico poco, poiché ciascuno sa cosa siano. Mi limito a due dettagli:
- il cruccio di averti trasmesso un colore banalmente castano, a differenza di quelli verdi di tua madre e azzurri di quasi tutti gli altri Bardaglio
- la capacità, guardandoci dentro, di collegarsi direttamente all’essenza dell’altro, di chiunque si ha di fronte, scrutandone il centro, la pupilla, il punto mirabile che rivela l’umano.
Sullo spirito invece ci sarebbero da scrivere pagine, un libro, un trattato, come in realtà molti filosofi - sai bene pure questo - hanno fatto.
Scaccio la tentazione di annoiare ed eccedere dalle venti righe, più o meno, che mi impegnano, facendola breve, spiegando cosa per spirito intendo io: un moto dell'animo, tutto ciò che è immateriale, che costituisce chi siamo, oltre l’aspetto fisico, qualcosa di talmente vago e vasto da essere paragonato esso stesso a un mondo, un universo.
Non aggiungo altro, che già il regalo più grande che puoi farti, ogni giorno, è essere consapevole che esiste, nutrirlo, allevarlo, educarlo. E che se lo fai, se lo farai, crescerà sempre, non conoscerà curve al ribasso né anzianità, a dispetto del tempo.
P.S. Ho rotto un lungo silenzio, qui, perché so che ci tieni, hai a cuore che alimenti questa sorta di diario di bordo, incalzandomi spesso, inducendomi a superare pigrizie e scrupoli.
In questo sei tu che sproni me a coltivare lo spirito, voglio riconoscertelo, facendomi constatare che non due, bensì tre sono i dettagli che non invecchiano: gli occhi, lo spirito e... il ricordo.
Il ricordo di te, ad esempio, che nonostante i ventitré anni oggi e il quasi metro ottanta continuo a “vedere” bambina, con le trecce e il viso furbo e il corpo snodato, mentre fai la verticale e la ruota nel salone della casa di via Varesina e poi mi salti al collo e ci abbracciamo, fortissimo.
Quell’abbraccio, fortissimo, è il mio legame con te, ora e sempre. Ricordalo.
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