Il dono è quello della povertà, una povertà che non è miseria, bensì sufficienza per una vita serena, senza angosce e con limitate preoccupazioni materiali (quelle che ho sono dovute a un difetto di percezione e una bramosia insita nell’essere umano che sono).
Il sogno è quello della mente che riflette e studia e crea e non è mai sazia di comprendere ed è aperta al mondo e ai misteri che esso porta in grembo.
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