venerdì 9 ottobre 2009

Orwell abita qui


Scusate, non mi occupo più di Berlusconi da un pezzo e il positivo è che tra lodi Alfani e comparsate a Porta a Porta pare non occuparsi neppure lui di me. Aspetto che passi, tutto qua. Non m'interesso neppure di politica nazionale e non saprei proprio se e chi votare, per la prima volta da che sono bambino (sì, perché da bambino la politica era la mia passione, l'unico argomento in cui battevo il mio amico Angelo). Non mi piace la destra, non mi piace la sinistra, il centro mi fa schifo proprio. Attendo che passi Berlusconi, sperando che come in "Jumanji" rientrino inghiottiti nel gioco come in un vortice anche D'Alema, Bossi, Schifani, Casini, Gasparri, La Russa, Bertinotti, Franceschini, Fini, Mastella (soprattutto Mastella!), Fassino e pure Bersani (ebbene sì, se devono scomparire tutti, addio anche a Bersani) e tutti gli altri. Mi piace Barak Obama perché è impossibile non rimanerne affascinati e perché ai suoi collaboratori fidati, quando chiacchierano troppo, dice: "Where's the beef?", dov'è la polpa, la carne? E e poi perché quando, come oggi, gli affibbiano un Nobel per la Pace sulla fiducia, prima ancora che abbia fatto mezza virgola ("L'unica pace che ha fatto in vita sua - riferisce caustico ma veritiero il Wall Street Journal - è stato con Hillary Clinton") il suo portavoce invece di offendersi e di difenderlo a spada tratta, come accadrebbe in Italia, si limita a dire che "questo premio lo imbarazza", mentre lui stesso ha confessato: "Per essere onesto, non credo di meritare di essere in compagnia di tante figure che hanno cambiato il mondo e che mi hanno ispirato". Spero che non gli porti sfortuna e che non glielo abbiano attribuito per timore che qualche pazzo lo levi di mezzo, come è successo a molti altri grandi del passato. Incrociamo le dita e tirem innanz.

Sono uscito fuori tema, ma ci torno. Non mi occupo più di Berlusconi e pare che anche lui non si occupi più di me. Qualcuno però si interessa di entrambi e la cosa m'inquieta. Mi riferisco al fatto che chi ha messo su Facebook il video del Berlusca incavolato nero, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, se l'è visto eliminare senza poter dire ne beh, ne bah. Non erano bestemmie o un video porno, ma un semplice quanto innocente servizio di Sky Tg 24. Un dettaglio, si dirà, ma non è vero e questo fatto mi spaventa persino. Oggi è un servizio innocuo del tg, domani potrebbe essere un video o un'opinione di dissenso verso un gruppo di potere, politico o finanziario. Una censura che mi preoccupa assai più del tanto sbandierato allarme alla libertà di stampa. E il brutto è che non so nemmeno con chi protestare, non so neanche chi sia il signor Facebook e per la prima volta sento disagio nei confronti di questi colossi (Google, Microsoft...) a cui affidiamo le nostre comunicazioni e un giorno, se lo volessero, con un clic terrebbero a bada ciò che vogliamo conoscere o far conoscere. Anche questo post, persino. E senza altri mezzi se non quelli tecnologici per comunicare, ci ritroveremmo isolati e impotenti, costretti a imparare di nuovo i segnali di fumo per poter esprimere un pensiero non controllato, libero, vero. Meditate gente, meditate...
Foto by Leonora

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