venerdì 21 maggio 2010

Cronos e Kairos


Non scrivo, ma è solo questione di tempo. Tempo che manca, tempo che sfugge, tempo. Il tempo. Cronos, che mangia i suoi stessi figli e scorre inesorabile, un granello di sabbia dopo l'altro. Ma per gli antichi greci il tempo non era solo Cronos, ma anche Kairos: il tempo giusto, il momento opportuno. E' lo stesso momento caro alla sapienza degli ebrei: "C'è un tempo per ogni cosa". Ieri è nata Emma, ieri è morto Gino. Gino era il papà di Sarah, Emma è la figlia di Antonella. Si sono passati il testimone senza che nulla li legasse, senza null'altro in comune che il giorno dell'andata e del ritorno. Era il loro tempo giusto e anche un po' il mio: di ricordarmi di loro, di farne memoria, anche se al cospetto dell'eterno è soltanto scrivere un nome sull'acqua: sapendo però che più forte di Cronos è Kairos, messo l'uno in fila all'altro.

P.S. Nel fondo della borsa, un poco stropicciate, ho ritrovato due lettere scritte a mano e giunte mesi e mesi fa. Una mandata da Beatrice, l'altra senza nome: senza volto entrambe, perché sono persone che non conosco, ma che leggono o leggevano questo blog e hanno avuto per me parole dolci e un pensiero affettuoso. Per tutto questo tempo ho rispettato il loro desiderio di riservatezza, che infrango soltanto perché, non conoscendole né avendo recapito alcuno, non ho altro modo per dire loro che la gentilezza e la purezza dimostrata nei miei confronti mi hanno reso orgoglioso e commosso. Chiedo scusa se ho aspettato fino ad ora: attendevo il tempo giusto.

Foto by Leonora

2 commenti:

bussola ha detto...

a volte sembra che la vita ci faccia assistere a dei passaggi di staffetta.... e si rimane un pò così.... osservatore disarmato

Miranda ha detto...

Già...il tempo... Di questi tempi frenetici e nevrotici pare sia il bene più prezioso, quello che non ha prezzo, che spesso ci vola via dalle mani troppo veloce mentre noi siamo presi da mille e più impegni quotidiani. Per giunta la concezione occidentale (o cristiana?) del tempo lineare ci condanna ad una rincorsa che non siamo in grado di gestire. Il tempo lineare è una condanna, come una discesa sempre più scoscesa fino al traguardo finale. Dovremmo ricordarci che la vita non procede sempre in linea retta, che spesso torna su se stessa, si avvolge, ci concede altre occasioni, ci permette di tornare sui propri passi e che non tutto di ciò che è passato è perduto. E' il tempo ciclico, quello della natura, della mia bouganville che sembrava morta quest'inverno e che invece mi stupisce esplodendo di fiori anche questa primavera...
Buona giornata.