martedì 6 luglio 2010

Il primo passo


Sono reduce da una pizza con David e Rossella, compagni di università e - pur a distanza - di vita. Una serata di ricordi e confidenze, come raramente mi capita. David lo nomino spesso, anche in questo blog. Rossella meno. E' forse la persona più sensibile che conosca e ha una dolcezza direttamente proporzionale alla complessità con cui si pone di fronte ai problemi, perciò mi ha fatto piacere oggi sentirla parlare di leggerezza e di vederla ridere, limpida, serena. Soprattutto ha fatto divertire noi, con i racconti di vacanze e di uomini ottusi, che non si sa come gli sono capitati tra i piedi, anche se non è tipo da dar corda e, seria com'è, bisogna proprio essere di coccio per scambiare la sua cortesia in porta aperta.

Tornando, da solo, in auto, pensavo che ciò che mi ero ripromesso venti giorni fa lo sto mantenendo: nelle ultime due settimane ho avuto o sono stato ospite di molte persone a cui tengo, godendo della reciproca presenza, del bene di una parola, un momento insieme, uno sguardo. Nulla allora è perduto, vane non sono state le parole e una volta individuato il sentiero, fissata la meta, davvero si può cambiare. E' una buona estate questa, anche se a casa mi salta spesso la mosca al naso e - proprio come il cielo di questi giorni d'afa e temporali - passo dal chiaro al buio, in un attimo. So ch'è sbagliato e metterne qua l'appunto, ammetterlo, è il primo passo per scavalcare il muro.
Foto by Leonora

2 commenti:

bussola ha detto...

Trascorrere il tempo con cari amici fa sempr bene allo spirito :-)

Wilma ha detto...

E' sempre molto difficile parlare di sè facendo autocritica vera, sincera. Sopratutto perchè siamo esseri complessi, contradditori e condizionati enormemente da chi ci sta accanto.
Non ti ci vedo a sbraitare urlone e polemico: puoi concedere un video di ciò ai tuoi lettori??! ;-)) Grazie, in anticipo.