lunedì 18 ottobre 2010

La cura


Da un paio di settimane sono ufficialmente disturbato. Non da un compagno di banco, né da un vicino di casa e nemmeno da un ficcanaso: è invece un male che viene dalle cattive abitudini alimentari. Tradotto in parole povere: torno a casa tardi e m'abbuffo come un suino, ragion per cui lo stomaco ha cominciato a lagnarsi. Prima come un fastidio avvertito ai polmoni, ma in verità era l'esofago. Me l'ha detto il dottor House, al secolo Daniele Bellocco, medico di base a Lurate Caccivio. Dottor House perché quando sono andato da lui, prima di visitarmi, farmi fare i colpi di tosse, guardarmi la lingua e tutto il resto, mi ha fatto una serie di domande che neppure una portinaia curiosa avrebbe partorito. "Che mestiere fa?", "A che ora torna la sera?", "Cosa mangia?", "Vero che non si accontenta del primo ma si fa pure un secondo?"... Poi ho capito dove andava a parare e ne sono rimasto anche affascinato e ammirato, ma all'inizio pensavo solo: guarda un po' 'sto curioso! Sta di fatto che la diagnosi è stata lapidaria: "C'è un accenno di reflusso gastroesofageo". Una cosa che se me l'avessero detta un mese fa sarei sbiancato, ma da qualche giorno ero praticamente convinto di avere un male brutto ai polmoni, per cui quando me l'ha detto avrei voluto abbracciarlo. Ora la situazione non è migliorata, anzi: quasi tutte le notti mi sveglio e tossisco. La metto giù dura, come quasi tutti i maschi, che fanno i duri e poi al minimo dolorino frignano. A mia parziale discolpa porto il fatto che in quarantatrè anni (quasi quarantaquattro) è la prima volta che ho qualcosa di semiserio. Lo scrivo qua, a espiazione del fastidio che procuro a quasi tutto coloro con cui sono in confidenza e che non risparmio dal renderli edotti di ciò che mi accade sotto il mento. Potrei farne a meno e lo comprendo dai loro sguardi, dalle loro reazioni. Chiedo scusa a tutti. Scusa a Isabella e ai miei figli, che talvolta sveglio con colpi di tosse da elefante costipato. Scusa ai colleghi, che in riunione e in privato ho messo a parte dell'acciacco. Scusa a Federica, che gentilmente s'è offerta di consigliarmi un "inibitore della pompa gastroesofagea" e che ho guardato con sospetto, come se mi avesse proposto un trapianto di cuore fatto dal macellaio ("E vabbé, non ti fidi, ho capito, torna dal tuo medico" m'ha detto). Scusa a mia madre, a cui ho sottratto un flacone di Riopan nottetempo. Scusa al tappetino in cucina, su cui ho versato buona parte dello stesso Riopan, facendolo traboccare dal cucchiaino. Scusa al dottor Bellocco, da cui non sono più tornato. E scusa anche e soprattutto al mio stomaco, che da decenni mi serve a meraviglia: sono bastati pochi giorni di disagio e già l'ho considerato infido, infedele, infingardo. Ora vado a letto: di raccontare oltre non ho fegato.

Foto by Leonora

5 commenti:

andre ha detto...

...anch'io in questi giorni ho sofferto un po' di disturbi intestinali: certo che se si continua a mangiar pizzoccheri e affini....

paola ha detto...

grande dott. Bellocco... anche se al dott. House purtroppo ci assomiglia ben poco!!!
un bel gastroenterologo magari ci sta, no???
non fare il pigrone!!!
ps... ormai comunque ne hai 44... cosa fai conti i giorni???
bacioni

Wilma ha detto...

Mi spiace tanto...Dai, riguardati, al raduno dobbiamo essere in forma!

Anonimo ha detto...

. . . mi dispiace tanto x il tuo stomaco e x tutti quelli a cui chiedi scusa, ma ringrazio il dott. Bellocco, in quanto cercando in google il suo tel. (che peraltro non ho trovato)mi sono imbattuta nelle tue 20 righe molto ben scritte e colgo l'occasione per un saluto dopo tanti anni (anche se abitiamo poi lì)
Gianna

Giò ha detto...

Forse hai qualcuno sullo stomaco ; )....molti disturbi, lo sai, sono di origine nervosa... psicosomatica... quindi, se posso, consiglio oltre ad un po' di dieta, una disintossicazione dal troppo lavoro, ecc. e non scusarti ...
teke care
g