venerdì 28 ottobre 2011

Quelli di Espansione Tv

In queste settimane ha cambiato sede, scenografia del tg, conduttori, programmi. Si è rinnovata. Una rivoluzione di cui non ho scritto nulla, ma che ho seguito con attenzione perché a Espansione Tv - la televisione di Como - non ho dedicato soltanto quindici anni della mia vita, ma fin da ragazzo era un punto fisso, un orizzonte, una finestra su ciò che mi è vicino e perciò mi interessa di più.
La fine del rapporto professionale non è stato dei migliori, ma neppure dei peggiori. Credo fosse giunto il tempo di diventare grandi, di lasciare gli ormeggi. Io lì mi sentivo stretto, chi comandava pensava mi stessi allargando troppo e per me non c'era spazio, tutto qui.
Come ho scritto più volte, sono grato per il molto che ho ricevuto.
Se scrivo queste cose è perché ieri sera, mentre vedevo un vecchio film ("Il vento del perdono", con Robert Redford, Morgan Freeman e Jennifer Lopez), m'è capitato di guardare su Facebook prima di sfuggita e poi attentamente le foto del gruppo "Gli amici di Espansione Tv - Il gruppo di tutti quelli che sono passati dalla storica televisione di Como".
E' inutile fingere, mi sono commosso. Non una commozione di quelle con lacrimoni, singhiozzi e sussulti. Non sono il tipo. Semmai un moto malinconico del cuore, una latente nostalgia per un tempo che non torna più e soprattutto per le moltissime persone che mi sono state amiche, compagne, e che se ne sono andate per sempre o semplicemente hanno intrapreso altri percorsi, altri viaggi. Penso ad Adolfo Caldarini o a Gino Gorno, a Nanni Pennestrì, che allora mi faceva sbuffare come un bufalo per l'incapacità di essere concreto, ma che se ci penso adesso - quello sì - mi viene da piangere, per la fine che ha fatto, perché le cose che importano alla fine sono altre e aveva anche lui del buono. Lo stesso vale per Claudio Bulgarelli, che c'è ancora ma non so dove. Aveva un carattere del cavolo, ma l'ha pagata cara, quando si era illuso di poter fare le scarpe al direttore di turno. Se ne andò chiudendosi il portone alle spalle una sera di dicembre. Mancava poco a Natale e aveva perso il posto di lavoro. Anche con lui mi scontravo spesso, però fu gentile quando lo chiamai, il giorno dopo, per dirgli che mi dispiaceva e che se aveva bisogno di qualcosa io c'ero. Non l'ho più sentito, ci berrei volentieri un caffé per sapere cosa fa adesso. Così come Emilio Arnone, Salvatore Battaglia, Valerio Scheggia, Mattia Normanno, Barbara Masi, Laura Bianchi, Antonella Battistessa, Filippo Franchino... Chissà che fine hanno fatto?
E poi tutti gli altri, che invece ancora vedo, chi di frequente, chi più di rado. Marina, Marco, Benedetta, Mauro, Annalisa, Michela, Manuela, Teo, Laura, Sabrina, Stefania, Nino, Andrea, Claudia, Alessandro, Lilliana, Roberto, Annalisa, Marzia, Sarah, Federica, Paola, Roberta, Nick, Mario, Max, Valerio, Pamela, Lorenza, Antonietta, Margherita, il ragioniere (come diavolo si chiama, il ragioniere? L'ho sempre chiamato così), Valter, Anna, Antonio, Elda, Francesca, Alessandra, Luca, Andrea, Sabrina, Franco, Erminia, Giovanna, Alessio (sì, proprio quell'Alessio, Butti), Nino, Poldo, Stefania, Pino, Pauline, Massimo... Qualcuno certo lo dimentico, ma non ce n'è uno che non abbia contribuito a rendere grande e, soprattutto, unica, la televisione di Como.
Ora dicono voglia diventare regionale (sempre che il "fuoco amico" del governo non mette i bastoni tra le ruote, con le vicenda delle assegnazioni di frequenze condotta da pasticcioni, come capita a chiunque metta piede a Roma), che voglia espandersi, come dopotutto è scritto nel dna, nel nome.
Sarà. Io mi auguro che non perda ciò che ha di meglio: un'anima.
Lo scrivo senza pedanteria, come fosse una preghiera, indirizzata a tutti coloro che sono ancora lì e specialmente a colui che l'ha inventata, Maurizio Giunco, sapendo che non ha bisogno di consigli, anche perché non li accetta, specialmente dal sottoscritto. Non una valida ragione, tuttavia, per stare zitto. Perché Espansione Tv, o Etv, come a lui piace chiamarla ora, sarà pure sua figlia, ma è una figlia a cui vogliono bene in molti. A cominciare da chi ogni giorno la guarda.

Foto by Leonora

1 commento:

cafecaracas ha detto...

Per noi della Brianza a cavallo tra le provincie di Como e Lecco,Espansione e' stata una Tv innovativa e pionera dell' informazione locale .Finalmente una Tv che parlava di cronaca,Calcio Como e basket Cantu':ora con internet le notizie arrivano prima e infatti non la seguo piu' di tanto...
Ho letto in alcuni tuoi post della fine del rapporto con loro...ma il motivo del tuo allontanamento ( e di altri volti noti) non l'ho mai capito.