martedì 16 dicembre 2014

Educare al bello (eleganza, stile, fascino e dintorni)

Foto by Leonora

Ho sempre ritenuto la bellezza un dono ricevuto, mentre lo stile, il fascino, l'eleganza caratteristiche connesse alla cultura, agli ideali di riferimento, al contesto in cui si cresce e che creiamo, dunque che si potessero "costruire". Un dilemma che ha diviso nel corso dei secoli parecchi filosofi, sociologi, studiosi del comportamento umano, scrittori e registi (compreso un film che sotto Natale viene riproposto spesso, "Una poltrona per due") e su cui ho poche certezze anch'io. Specialmente dopo esser stato messo alla prova, qualche giorno fa, grazie a diversi pareri raccolti su Facebook.
In particolare hanno marcato una differenza Lara ("Lo stile te lo puoi anche creare, ma l'eleganza e il fascino sono doti innate. Nessuno può imparare e insegnare il fascino perché se lo hai non ne sei nemmeno conscio, in quanto è un'aura che diffondi e solo chi ti sta attorno percepisce), Mariagrazia , Elda, Marianna, Patrizia, Oriana ("Il fascino è innato, è qualcosa che attrae come una calamita già da quando sei piccolo e non scompare con l'avanzare dell'età), Grazia ("L’eleganza ce l’hai o no, puoi costruirla ma non ha lo stesso risultato. Lo si nota camminando per le strade, in qualsiasi ambiente, le persone si assomigliano tutte, e come vedere una bellissima cucciolata di cagnolini, li guardi e tra tanti noti quello più prepotente o più simpatico") e Silvia ("Forse un po' di eleganza la puoi "imparare" ma, essendo uno stile di vita e di comportamento, è difficile... nasce da una lavoro di ricerca interiore. Il fascino è una malia, un modo di guardare, di camminare, un gesto. Impossibile definirlo ma certamente è tale proprio perché istintivo e quindi assolutamente spontaneo").
 Altri invece sono d'accordo con la tesi iniziale. In particolare Lisa ("L'eleganza è un'attitudine di poche delicate anime che può certamente manifestarsi anche col tempo, con la maturazione del gusto, delle esperienze, dell'osservazione. Non credo si nasca necessariamente eleganti, credo più nel processo che conduce all'acquisizione della consapevolezza di qualcosa che sta già dentro se stessi, come per molte cose della vita) e Serena ("Secondo me esiste un'educazione allo stile, al buon gusto ed all'eleganza. I nostri genitori ci hanno insegnato a stare a tavola, a salutare, a cedere il posto sui mezzi pubblici, a vestirci, a leggere un libro piuttosto che un'altro, etc. Alla base c'è un'educazione che si arricchisce con qualcosa d'innato e con gli esempi dell'ambiente che ci circonda").
Personalmente, pur rispettando le idee di tutti, mi trovo d'accordo con questi ultimi due commenti. Ipotizzare che non si tratti soltanto di un dono naturale, bensì che ci si possa formare, educare al bello (così come al "buono") mi fa stare più tranquillo, generando la speranza che possa realizzarsi una società migliore in base alle scelte che si fanno, al contesto in cui si vive - e che creiamo - e non per una bizza del destino.
Non discuto che esistano persone che, per talento naturale, abbiano una propensione maggiore all'eleganza, allo stile, al buon gusto, persino al fascino, ma resto altrettanto convinto che tutti possano incrementarlo. Sia direttamente, cioè pensandoci, razionalmente, consciamente, sia semplicemente vivendo in un ambiente piuttosto che in un altro.
Comunque sia, coltivando per forma mentale il dubbio, nelle prossime settimane cercherò di osservare con più attenzione le persone che conosco e che considero belle o eleganti, affascianti, di stile, per capire se "ci fanno" o "ci sono".
P.S. Di bellezza avevo scritto anche qui, un paio d'anni addietro. L'ho trovato oggi, per caso.

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