Sono grato alle scale mobili percorse al contrario, che mi hanno allenato alle difficoltà, a volte invidiando, altre replicando l'entusiasmo dei bambini, che lo fanno per gioco e si divertono, riducendo la fatica a batticuore.
Sono grato alle persone incontrate, quelle che si sono rivelate un dono e ancor più quelle che si sono dimostrate una prova, da accogliere prima ancora che superare.
Sono grato ai giorni di pioggia, che mi hanno fatto anelare il tempo sereno, e agli inverni di siccità, grazie ai quali ho atteso il maltempo, come benedizione.
Sono grato, soprattutto, ai molti no ricevuti, ai vicoli ciechi, alle strade chiuse, alle delusioni, ai fallimenti e persino al male ricevuto, pur se non giustificherò mai chi lo commette.
Senza essi, infatti, non avrei imparato a percorrere vie alternative, praticare l'umiltà, risolvere problemi, rafforzare volontà e gambe, contare su me stesso prima che sugli altri, desiderare differenti condizioni, ribellarmi di fronte a silenzi, vuoti, ingiustizie, scoprire nuovi mondi.
P.S. Torti, delusioni, sfortune, inciampi non sono, non possono essere mai, delle scusanti. Il cambiamento ha ogni volta per primi noi come protagonisti, le condizioni esterne sono soltanto accessorie, una percentuale minima dei problemi. Me ne sono accorto anche ieri, entrando in banca. Non facendolo mai, sono rimasto sorpreso dal caos della filiale, dal via vai di gente, dalla confusione che mi pareva regnasse, con gente in attesa, impiegati super impegnati, come fossero loro stessi naufraghi d'un vascello ingovernabile. Poi, proprio al centro del salone, ho notato una di loro che senza quasi curarsi di ciò che la circondava si rivolgeva alla signora che aveva di fronte e le parlava tranquilla, rassicurante, non mostrando alcuna fretta o fastidio, trattandola come persona prima ancora che cliente. Lo ammetto, ho provato ammirazione e altresì profonda gratitudine, anche se con me non c'entrava niente, ripromettendomi di imparare ad essere così, di ricordarmi che la differenza, in meglio, può essere fatta sempre, ovunque.
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