sabato 19 dicembre 2009

Carla, intelligenza ed umiltà


Volti vecchi e nuovi. Oggi ho scritto a Carla, mia compagna del liceo (la più brava della classe, ma d'una umiltà che non metteva a disagio gli altri). Ora insegna meccanica quantistica al King's College di Londra ed è una di quelle belle teste che dal medioevo in poi girano l'Europa, spinte dal desiderio d'imparare. Nei suoi confronti ho sempre provato rispetto misto a soggezione. Ricordo che in classe, mentre noi delle ultime file ("la curva" ci facevamo chiamare, con i banchi che erano disposti a ferro di cavallo e io e Gianluca Gazzolo, Rodolfo Sonzogni, Michele Bignami, Marco Giaminola e Mauro Colombo occupavamo la porzione più casinistica e goliardica) mentre noi delle ultime file, dicevo, esageravamo con gli schiamazzi e l'insegnante non riusciva a mantenere la disciplina, basta che Carla si girasse e fulminasse uno di noi con lo sguardo per indurci a rientrare nei ranghi. Compresi allora che il rispetto coincideva con l'autorevolezza e non con la posizione gerarchica. Oggi gli ho scritto, perché sul prossimo numero del Mag de "La Provincia" mi piacerebbe scrivere un breve articolo sulla sua avventura all'estero. Così mi sono fatto raccontare cosa fa a Londra, dove abita, come trascorre il tenpo libero. Per farla breve, mi ha fatto venire una gran voglia di andare a trovarla, di abbandonare la tana del bradipo e andare anch'io a sbirciare i rilievi assiri di pietra al British Museum o di sedermi e leggere un libro al cortile di Somerset House, che ha le fontane d'estate e la pista su ghiaccio d'inverno. E' sempre stata un modello per me, Carla, esattamente come il mio miglior amico, Angelo Rodolfi: ne ho sempre ammirato la naturale intelligenza, unita a un volar basso che solo i migliori hanno. Ma le mail con Carla non sono le uniche che oggi ho scambiato. Mi ha scritto anche Alessandro Arrighi, di cui ho parlato in un post precedente, citandolo ad esempio di una gioventù che sa divertirsi e nel contempo studiare, lavorare. Una gioventù per cui, come ho scritto, provo simpatia e affetto, pur se li conosco da lontano. Alessandro tra l'altro mi ha accennato a una storia bellissima, che lo riguarda e che mi piacerebbe raccontare. Se lui lo vorrà, in uno dei prossimi post lo farò. Anzi, mi piacerebbe scrivere su questo blog di altri amici "virtuali", non sarebbe male una galleria di ritratti. Ci penserò.

Foto by Leonora

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