sabato 5 giugno 2010

Attenti a quei due


Mi sorprendo ogni giorno delle molte cose che imparo. Stefania, che abita a Napoli, mi insegna qualche parola della vera e propria lingua che hanno, che nelle case dabbene è costretta a inchinarsi all'italiano ma ch'è come musica e poesia in un solo suono. Scopro così che Quanno chiove di Pino Daniele parla di una prostituta e la canzone, già bellissima di per sé, mi pare ancora più incantevole. L'altra sera invece sono uscito a cena con Angelo, appena tornato da due mesi di corso intensivo a Harvard. Siamo andati al Merendero, dove fanno le insalate più buone di Como, e nel tavolino accanto avevamo una coppia di ventenni, lui un bel ragazzo, occhi azzurro cielo, lei una biondina carina davvero. Lo scrivo perché mi hanno fatto sorridere, dopo un'ora e mezza che eravamo lì, e io e Angelo parlavamo fitto fitto, estranei in qualche modo da tutto, e lui mi illustrava i casi che ha affrontato (il corso che ha fatto, da quanto ho capito, potrei riassumerlo con: "Prendere decisioni") e io lo incalzavo con mille domande. E' così che discutevamo della strategia usata da Kennedy per affrontare la crisi dei missili a Cuba, sfruttando gli errori che aveva fatto pochi mesi prima nell'invasione della Baia dei Porci; o dell'amministratore delegato della Ibm, che ha spiegato come s'è riconvertita quando pareva destinata a colore a picco; o del quotidiano Usa Today, che è riuscito ad evitare la crisi non tenendo separata il giornale stampato su carta da quello sul web; o delle innovazioni che porterà l'Ipad sul modo di comunicare e di passare il tempo libero... Cose così insomma, che tuttavia hanno finito per appassionare i nostri due vicini di tavolo, che non osavano interromperci, ma si capiva che erano interessatissimi. Entrambi! Non solo lui, che magari trascurava lei o viceversa: tutti e due, credo incuriositi non solo degli argomenti certo non convenzionali, ma anche dalla passione che entrambi metevamo. Quando ci siamo alzati, per farla breve, ci hanno salutato timidi, pensando probabilmente: "Chissà chi erano questi due?".

2 commenti:

andre ha detto...

peccato non ci fosse mia moglie!! inventarsi le storie sulle persone sconosciute che stanno al bar, sul treno, in qualunque luogo, è il suo sport preferito, e devo ammettere, anche assai divertente!! probabilmente vi avrebbe scambiati per agenti segreti!!

Wilma ha detto...

Hai cambiato look! Bello...mi piace molto!