giovedì 31 marzo 2011

Nina Moric, l'isola dei famosi e mia madre che cuoce la pastina


Le orecchie sono state impegnate poco, una sessantina di secondi in tutto. Gli occhi ancora meno: venti, forse venticinque. Ero di ritorno dal funerale di mia zia Gemma (Dio l'abbia in gloria) sorella di mio nonno materno e sorella di Irene, che se n'era andata giusto qualche settimana fa. Erano le sei di pomeriggio, la televisione a casa di mia madre era accesa e mentre lei mescolava nella pentola due cucchiai di pastina, io le chiedevo della cerimonia, interrotto da un lamento lungo e stridente, come di sirena, provenire dal televisore. Era Nina Moric, che guaiva. Nel servizio, sulla Rai, raccontavano tutto: di Nina, Fabrizio, la suocera (di Fabrizio), il figlio (di Fabrizio e Nina), il presunto "ratto" (del figlio medesimo), il malore della suocera, la gita a Disneyland Paris con Belen (la fidanzata di Fabrizio e, ergo, rivale di Nina)... Non ne sapevo nulla ma dall'enfasi era certo la notizia che ha tenuto in apprensione la nazione intera: altro che tsunami e dramma nucleare in Giappone e guerra con la Libia. Gli ultimi venti secondi di tv (non) ve li risparmio. C'era Simona Ventura "approdata in versione maglietta bagnata" (così diceva il servizio) sull'Isola dei famosi, che avvertiva Nina di quello che era successo e via, con il replay del lamento, del guaito su quel volto prima angelico e trasfigurato da anni e anni di vita al limite e chirurgia plastica.

Mi sono fermato, ho guardato mia madre, che continuava a mescolare la pastina e senza neppure guardare né me né il televisore, fissando quietamente e imperturbabilmente la pentola, mi ha detto tre parole: "In tùt drùgà...". Sono tutti drogati. Ma non solo loro, anche noi, che ci facciamo tenere compagnia in casa da qualcuno che, se bussasse alla porta, non ci sogneremmo di aprirgli mai.


Foto by Leonora

3 commenti:

annaccia ha detto...

Giorgio sei in mito. Ma non so se più tu o tua mamma!!!!!!!

Davidone ha detto...

quella è gente che non bussa, entra direttamente dalla finestra.

Anonimo ha detto...

la quintessenza della gente cui per fortuna apparteniamo...
LUCA