mercoledì 1 giugno 2011

Il futuro sindaco di Como (spiegato a un'amica)


Tra un anno a Como si vota. Oggi su Facebook mi è arrivato un messaggio dalla mia amica Selena, a cui ho risposto in privato. Alla fine, mentre salutavo, mi sono reso conto che non ci sarebbe stato nulla di male a rendere pubblico il tutto. Per la serie: il futuro politico di Como secondo me, evviva la trasparenza.
Questo il messaggio ricevuto.
Ciao caro come stai? Lo so che son cose che non si chiedono a un giornalista, ma tu come interpreti il futuro di como in termini di elezioni del primo cittadino? A Milano si respira un'aria incredibile di cambiamento, non sappiamo cosa ne sarà di Pisapia ma resta il fatto che la città ha mostrato i muscoli e questo è tanto. Ho letto l'intervista al cavedano e quella a Butti, il dibattito mi appassiona. Per me Como non ha chances, o almeno io non gliene do, però sarebbe bello vederla cambiare... Che mi dici di rapinese? Quante domande! Ma il giornalista sei tu! Fammi avere un tuo autorevole parere. Grazie ciao
Sele

E questa è la risposta.
Selena! Il mio parere (per nulla autorevole) lo do volentieri. Io credo che pure a Como il tempo sia maturo, anche se ho il timore che la sinistra pasticciona come al solito si'ingarbugli da sola e il vento del cambiamento che ora soffia potente prima dell'anno venturo sia già trasformato in bonaccia o, peggio, in brezza contromano. Come ho scritto sul giornale (lo leggerai domani, se vorrai) io credo nel valore dell'alternanza e la vera svolta per Como sarebbero le primarie. Ragion per cui, non le faranno mai. Nè a destra, dove Gaddi vincerebbe a man bassa, scontentando tutti gli altri litigiosissimi capipopolo, né a sinistra, dove sono più impanati di una cotoletta e infatti già dicono: "Perché fare le primarie se siamo tutti d'accordo su un nome solo?". Improvvidi. Davvero non hanno capito nulla e si sono limitati a veder perdere gli altri, piuttosto che vincere loro. A Como comunque un nome alternativo a Pdl e Lega per ora non c'è neppure a cercarlo col lanternino. A destra invece è un bel busillis. Butti ha il sacro terrore di presentarsi alle urne da candidato, ma ha troppi interessi per permettere che lo sia uno non di suo gradimento (Gaddi) e sa che con l'aria che tira se presenta uno dei suoi fedelissimi (Antinozzi o Mascetti) potrebbe perdere capra, cavoli e la faccia persino. Ma come dicevo, scendere in campo di persona vorrebbe dire lasciare la comoda culla romana, dove ormai da decenni sguazza indisturbato. Sarebbe un bel sacrificio, senza contare che se l'opposizione presenta un candidato credibile potrebbe perdere addirittura, come una Moratti qualsiasi (anche perché metà del suo partito e l'intera Lega godrebbe a vederlo precipitare dallo scranno). E gli altri? Punto interrogativo. Rapinese, di cui mi chiedi, è un ragazzo simpatico, creativo e schietto, ma tra il Pierino rompiscatole e lo spessore, oltre che la dignità di un sindaco, passano tutte le paratie, muro a lago incluso. Io ad esempio come consigliere lo voterei, come sindaco no. Ma ora che ti ho scritto tutta questa spatafiata, mi rendo conto di averti fatto venire la bolla al naso. Sai cosa faccio? Prendo le tue domande e le mie risposte e scrivo un post sul blog. Anzi, è già scritto...

Foto by Leonora

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