martedì 9 agosto 2011

La barca affonda (specie se i marinai restano a bordo)


Meno Pil per tutti. Io di argomenti di macroeconomia capisco pochissimo e quando si parla di finanza non mi fido. Di nessuno. Ma quali esperti, agenzie di rating (già la parola è brutta, ricorda qualcosa che si può comprare senza soldi in mano, mio bisnonno e anche mio padre avrebbero grandemente disapprovato), banche mondiali e tutta la compagnia briscola che si dà aria da scienziato, invece assomiglia a uno sciamano?
Anche noi, poveri tapini, siamo costretti a formarci un giudizio dalle uniche, poche vicende pratiche, tangibili, che apprendiamo. E' così che - non comprendendo un acca di spread, mib, euribo e altri termini che sembrano forgiati da un linguista schizzoide - usiamo a mo' di barometro le vacanze di personaggi noti o meno. Perciò ci inquieta Obama che non si schioda dalla Casa Bianca, ci preoccupa il ritorno in fretta e furia a Londra di Cameron (ma è giustificato: gli stanno mettendo a ferro e fuoco il caminetto), ci dovrebbe rassicurare ma odora di furbata l'ostinazione con cui Sarkozy non si sogna neppure di lasciare la Costa Azzurra ("per non alimentare la spirale del panico" sostengono i suoi portavoce, ma l'impressione è che più dei mercati Sarkozy sia interessato alla spiaggia).
In questo clima da crociera guastata dal malaugurio, spicchiamo per "chiaggni e fotti" noi italiani. I parlamentari di casa nostra hanno annunciato di aver rinunciato alle ferie, scordandosi che in media sono in vacanza quattro giorni su sette per tutto l'anno e suscitando il sospetto che a settembre, quando c'è meno gente in giro, recuperanno con gli interessi il relax perduto.
Idem il governo, che oggi ha ipotizzato di convocare un consiglio dei consigli straordinario niente popò di meno che a Ferragosto, il 15 del mese proprio.
Tra i singoli s'è distinto il neo ministro della giustizia, Nitto Palma, che in una nota ha ufficializzato di aver sospeso il suo viaggio in Polinesia, "programmato lo scorso gennaio", così da poter esser presente "per tutte le necessità che dovessero emergere". E bravo Nitto.
Ma viene un dubbio: non è che i mercati reagiscono male proprio perché c'è tutta questa in gente in giro? Pensateci bene: se voi foste il mercato, preferireste che Nitto Palma e tutti gli onorevoli e i senatori fossero in Polinesia o al loro posto?
Forse mi sono sbagliato. Forse il "mercato" è sordo e muto, ma non proprio così scemo. Nitto, non fartene un cruccio, hai fatto trenta puoi fare trentuno: ritelefona all'agenzia di viaggio e dì che ci ha ripensato di nuovo e in Polinesia ora ci vai davvero. E se non ti spiace, non andare da solo: porta con te tutti i colleghi di Palazzo Chigi e di entrambi i rami del parlamento. Ce ne faremo tutti una ragione: specie se tornate tutti non prima dell'anno prossimo.

Foto by Leonora

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il problema come al solito lo hai centrato in pieno!sti balordi non abbandonano la nave perchè sanno che comunque li riescono a riempirsi le tasche! se dovessero andare a casa finirebbe la cuccagna! il potere! ma prova a vedere quanti cretini che ci governano camminano per la città da soli? pochi, sono tutti scortati! di cosa hanno paura se sono al servizio della gente, se lavorano per noi? forse parche sanno che la maggioranza degli italiani non li sopportano più? Tagliano pensioni da fame e intanto abbiamo comunisti, liberali, carciofari, margheritari, tulipanisti e sciliponisti con il fuoribordo da 15 metri! ragazzi ma che andassdero a farsi ........