venerdì 13 giugno 2014

Io ci sono

Foto by Leonora
È inutile girarci attorno, mi sento un poco in colpa in questi giorni, poiché al mio lavoro e al passar tante ore fuori casa, capitando pure spesso di non tornare la sera, si aggiungono gli impegni di Isabella, che finora pur lavorando era stata della famiglia il fulcro.
Non è tanto una questione di ore, ma di testa: entrambi siamo concentrati sulle sfide che abbiamo scelto e il timore - sono sincero - è che ad andarci di mezzo siano i nostri figli, Giovanni, Giorgia e Giacomo. Due sono adolescenti, uno è ragazzino, grazie al cielo non sono perfetti ma finora siamo stati davvero fortunati, avendo ciascuno di loro molti talenti e un carattere solare, positivo. Vorrei che non cambiassero, se non in meglio, vivendo anni pieni, sereni. Ecco perché temo una distanza emotiva, prima ancora che fisica, e dovrò impegnarmi, prestare attenzione affinché ci sentano presenti, come siamo sempre stati.
Scrivo queste cose non per caso, abbinando una preoccuoazioni alla lacrima che non sono riuscito a trattenere, oggi, mentre veniva proiettato questo video, che racconta le mamme di chi ha successo nello sport, partendo proprio dalla vicinanza quando le cose non giravano per il verso giusto, eppure loro potevano dire: "Io c'ero".

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