martedì 3 ottobre 2023

Dubbio magistrale (Ciò che conta davvero)

È vero, penso spesso alla fortuna di chi ha scelto un percorso di studi che sfocia in professioni in cui c'è molta richiesta d'impiego (ingegneria, chimica, medicina, infermieristica...), mentre tu hai deciso per il campo largo della filosofia, d'una materia che portando dappertutto non trova sbocco in nessun luogo specifico.
Poi però mi ritrovo sdraiato accanto a te, come ieri sera, mentre mi spieghi la differenza tra ontologia e metafisica, imitando con bonomia il tuo professore, quando dice che "la metafisica, la metafisica è tutto!", potendo discutere delle risposte di Papa Francesco ai "dubbia" di cinque cardinali, contando sulla capacità di comprendere e affrontare qualsiasi ragionamento, per amore di conoscenza, senza altro fine o scopo.
Ed è in quei momenti che il piatto della bilancia assume un altro peso e comprendo che se anche non ne ricavassi un euro, grazie a ciò che hai imparato e stai apprendendo sei certo più ricca e d'una ricchezza che non teme disoccupazione né inflazione o scherzi d'investimento.

P.S. Il percorso di laurea magistrale che hai scelto, in lingua inglese, per me è difficile da pronunciare e impossibile da ricordare a memoria, per esteso: "Philosophical Knowledge: Foundations, Methods, Applications". Hai cominciato a frequentare da un paio di settimane e, rispetto all'anno di lavoro che hai fatto, nella mia percezione è come se fossi tornata al liceo. Basta tuttavia un istante, un attimo, sentendoti parlare, per comprendere che no, che la ragazza di allora s'è già trasformata in donna e che nulla è più lo stesso, tranne l'essenza della persona che sei, curiosa e desiderosa di capire sempre tutto, a fondo.

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