Poi però mi ritrovo sdraiato accanto a te, come ieri sera, mentre mi spieghi la differenza tra ontologia e metafisica, imitando con bonomia il tuo professore, quando dice che "la metafisica, la metafisica è tutto!", potendo discutere delle risposte di Papa Francesco ai "dubbia" di cinque cardinali, contando sulla capacità di comprendere e affrontare qualsiasi ragionamento, per amore di conoscenza, senza altro fine o scopo.
Ed è in quei momenti che il piatto della bilancia assume un altro peso e comprendo che se anche non ne ricavassi un euro, grazie a ciò che hai imparato e stai apprendendo sei certo più ricca e d'una ricchezza che non teme disoccupazione né inflazione o scherzi d'investimento.
P.S. Il percorso di laurea magistrale che hai scelto, in lingua inglese, per me è difficile da pronunciare e impossibile da ricordare a memoria, per esteso: "Philosophical Knowledge: Foundations, Methods, Applications". Hai cominciato a frequentare da un paio di settimane e, rispetto all'anno di lavoro che hai fatto, nella mia percezione è come se fossi tornata al liceo. Basta tuttavia un istante, un attimo, sentendoti parlare, per comprendere che no, che la ragazza di allora s'è già trasformata in donna e che nulla è più lo stesso, tranne l'essenza della persona che sei, curiosa e desiderosa di capire sempre tutto, a fondo.
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