Dare ordine, definire le priorità, badare al tempo medio (i prossimi due mesi) e non soltanto al giorno dopo oppure a settembre, l'orizzonte che mi sono dato per un cambio di passo, soprattutto lavorativo.
Do priorità anche così, scrivendo, concedendo forma al magma delle emozioni, degli stati d'animo. Che abbia bisogno di un poco di riposo mentale lo capisco ascoltando la radio. In questi giorni detesto le chiacchiere, le futilità e vorrei ascoltare soltanto musica. Di più. In quella straordinaria invenzione ch'è la radio interattiva (per chi non lo sapesse, su Internet - con
Sibilla di R101, ad esempio - c'è la possibilità di scegliere la musica in base a come ci si sente: serio, allegro, energico...) in questi giorni mi scopro sempre a scegliere la modalità "rilassato". Vorrà pur dire qualcosa.
Luglio e agosto sono dunque nominati d'urgenza e de facto come i mesi della lieta coscienza di sé e della giusta ricollocazione nel quadro infinito dell'universo. Vabbè, forse l'universo è esagerato. Facciamo la terra, il mondo. È troppo lo stesso? L'Italia. Como, Monza. Casa mia, la camera da letto. Ok, io medesimo. Luglio e agosto sono nominati d'urgenza e de facto i mesi della giusta ricollocazione nel quadro finito di me stesso. Se mi trovo, non dovrebbe neppure essere malaccio.
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