(Ralph Waldo Emerson)
Lampedusa e il Salento confinano, nonostante ci sia un mare di mezzo.
Il Salento e Lampedusa, d’un lato, sul versante opposto Sicilia, Napoli, Umbria, Abruzzo.
Nella classifica dei “miei” luoghi italiani a misura di viaggio, metto i secondi al primo posto e i primi all’ultimo.
Non che come meraviglie di natura non meritino, semmai è il tipo di offerta ad accomunarle e - nella mia percezione - a lasciarsele alle spalle senza pentimento per l’atteggiamento, con i turisti da mungere o spennare, a seconda del caso.
Come sempre - sono fissato - considero il denaro dirimente, responsabile di prevalere su ciò che invece dovrebbe contare davvero: lo spirito di accoglienza, il senso di ospitalità, la bellezza e il buono dell’incontro, della conoscenza, dello scambio reciproco.
C’è una deriva, un’onda di corrente che tende verso lo sfruttamento intensivo di località prima incontaminate e ora prese d’assalto. Sono certo, essendoci stato, che trenta, venti, dieci anni fa il Salento non fosse così e, per sentito dire da testimoni credibili, neppure Lampedusa.
Confido che, essendo un processo, un divenire, possa prima o poi mutare, recuperando alcuni valori e arginando la sete di ricchezza, di accumulo.
Non ne ho prova, non mi vengono in mente esempi, anche perché viaggio poco, tuttavia “politicamente” mi piacerebbe fare un esperimento: individuare una località prima anonima, poi in auge, ora magari caduta nel dimenticatoio, provando a mettervi nuovo seme non puntando su nuove attrazioni o infrastrutture faraoniche, bensì sulla meraviglia e il bene della scoperta, dell’incontro, dello scambio.
P.S. Chiedo scusa se astraggo, se non accompagno il pensiero a situazioni concrete, che sarebbero utili per spiegarmi meglio. Ci provo qui, riducendo il termine di paragone alla cena. La differenza è tra chi importa prezzi e ricercatezza, ma pure calcolo puntiglioso del servizio da Milano (tranne che a Milano rapidità e qualità sono reali, davvero) e chi invece conserva quel "pressapoco", quel "dai, che ci veniamo incontro" tipico dei posti in cui l'economia è domestica, non orientata alla massimo profitto, e dove nessuno è un bancomat, bensì si apre la porta di casa a un amico.
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