Non camminare dietro me, potrei non condurti. Non camminarmi davanti, potrei non seguirti. Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico.
(Albert Camus)
La vastità del mare calmo e d'un cielo turchese non bastava, lo scorso fine settimana, per contenere la pace del cuore e la tranquillità, la gioia di due giorni insieme agli amici d'infanzia e alle compagne che ciascuno s'è scelto e da cui scelto è stato.
Sono fortunato ad averli in dono e a frequentarli tuttora, pur se dolce è il giogo e la corda che ci unisce in passato a volte è stata tanto lassa da permetterci il giro del mondo, senza mai spezzarsi né esser percepita come vincolo.
P.S. La convivialità della tavola ha pochi eguali, poiché unisce il gusto per le bevande e per il cibo, i profumi, gli aromi. Ammetto però che il mettersi in cammino, passeggiare uno accanto all'altro, è per le relazioni ancor meglio, poiché come le carte del mazzo, il procedere a piedi consente la formazioni di coppie spontanee o di un piccolo drappello, con la possibilità di chiacchierare prima con questo, poi con quello, coinvolgendo tutti, nessuno escluso.
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