“Non può comprendere la passione chi non l'ha provata.”
(Dante Alighieri)
Ci sono persone che ci accompagnano per mano tutta una vita, altre soltanto per un lampo d’occhi, altre ancora per un tratto di cammino, scambiando opinioni, confidandosi a vicenda, mostrando un pezzetto di sé scontato o che non è mai stato rivelato ad alcuno prima.
A tutti sono grato, poiché ciascuno ha messo almeno un mattone all’uomo che sono, alla persona che non sarebbe nulla senza relazione con gli altri, un po’ come la realtà secondo la fisica quantistica.
Anche quando scrivo qui, quasi ogni volta, per non dire sempre, tutto parte da un incrocio, da linee che si incontrano o da uno dei tanti nodi della rete che agli altri mi lega.
Come stamane, scorgendo la fotografia di Peter Bardaglio poco più di un anno fa, mentre tiene una bottiglia di spumante in mano e un tappo e sorride, avendo ricevuto una notizia tanto attesa.
Ero a casa sua, a Trumansburg, New York, nel luglio del 2016, alla vigilia di una campagna elettorale che si sarebbe rivelata sorprendente e per lui, come per molti altri, amara.
Peter e sua moglie Wrexie restavano già ore a discutere, a leggere, a guardare notiziari in tv, facendo previsioni e supposizioni su come sarebbe andata e così sono certo abbiano fatto in tutta l'era Trump, passando dallo sgomento alla speranza, masticando spesso sconforto, delusione, rabbia.
Non voglio ripercorrere tutta la storia, soltanto dire che mi immagino la loro gioia, quando dodici mesi fa la consapevolezza che gli Stati Uniti avessero svoltato è diventata certezza.
La loro passione, il loro entusiasmo è lo stesso dei miei figli e delle persone a cui più tengo, anch’esse capaci di partecipare emotivamente a ciò che accade loro attorno, costringendo anche me a non restare freddo, indifferente, come invece tenderei a fare, con quel distacco che mi viene metà dalla professione che ho scelto, metà dalle esperienze maturate nella vita e che mi mostrano le sfumature di grigio e mai bianco o nero, buono o cattivo, di qua o di là della staccionata.
Se non fosse per loro, per tutti coloro che mi fanno da esempio, il mio distacco diventerebbe cinismo, il buon senso una minestrina tiepida, di quelle che nutrono poco e intristiscono qualsiasi tavola.
P.S. "Tu non mi dai mai ragione" mi dice, mentre parliamo di politica.
"Io ti do ragione praticamente sempre - rispondo - tranne quando la fai facile, quando dici che basterebbe poco, un decisione, un ordine, una regola. Invece no, non basta mai poco. Ogni scelta ha le sue conseguenze, le sue linee d'ombra, le controindicazioni...".
"Vabbè non mi dai mai ragione".
Fine del discorso.
(Non della passione).
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