Ti ho conosciuta per caso, notando come fossi sempre in movimento, come non ti costasse il sacrificio, la fatica, l'umiltà del lavoro, svolto con dedizione, con cura, senza stare con le mani in mano, pure quando nessuno ti osservava.
Le prime parole le abbiamo scambiate di sfuggita, mentre tenevi gli occhi bassi, per un misto di soggezione e diffidenza. Hai imparato a sorridere pian piano, concedendo insieme fiducia e confidenza.
E' così che ho conosciuto oltre l'apparenza, compresi i dispiaceri, le delusioni, le rughe del cuore, mentre la pelle del viso resta liscia, da bambina.
Ci vediamo poco, rare volte all'anno, di sfuggita, eppure anche in quelle occasioni ho sempre qualcosa da imparare da te. L'ultima lezione che mi hai dato è stata sulla riconoscenza, sull'essere grati per le persone che danno senza chiedere nulla.
Anche per questo, pur se mi sento in colpa per le mie assenze, per restarmene mesi senza scambiare neanche un messaggio, so che ciò ci lega ha un nome e quel nome è "amicizia".
Te lo dico oggi, che compi gli anni, per farti una sorpresa, sapendo che ogni tanto passi di qua, per dimostrarti che anch'io ogni tanto ho buona memoria.
Nessun commento:
Posta un commento