Chinato di fronte al finestrone del soppalco, mentre tu figlia mia dormi nella stanza accanto e io asciugo la pozza che con il temporale s'è infiltrata dall'infisso, penso che l'amore - ogni tipo di amore - è come l'acqua, che da che mondo è mondo gli esseri umani tentano di contenere, di tener fuori dai luoghi costruiti per riparo, ma che in breve o alla lunga, spesso senza sapere da dove e come, si insinua, fa breccia, irrompe, siano gocce o lago.
È così che mi sono consolato, senza più guardare a quell'infiltrazione con ostilità o fastidio, immaginando tutte le volte che vorrai bene a qualcuno o ti innamorerai, non importa l'età, il soggetto, l'equilibrio.
Ci saranno giorni in cui ti sembrerà di essere sospinta dal vento, alcuni nei quali parrà di svernare, senza meta né intento, altri ancora con il cuore duro, chiuso a lucchetto.
Sappi che nulla è mai scontato e che la vita ci sorprende sempre, a prescindere dalla tavola che per lei abbiamo apparecchiato.
L'unico augurio che ti faccio è di scegliere d'istinto, con il cuore appunto, chi ti rende felice, serena, migliore soprattutto, perché quella è l'unica bussola che esiste al mondo: se ti fa stare bene è la persona giusta, in tutti gli altri casi al massimo una svista, un abbaglio.
P.S. Aggiungo le parole di Neruda, che sono anch'esse un auspicio: "Si nada nos salva de la muerte, al menos que el amor nos salve de la vida". "Se nulla ci salva dalla morte, almeno che l'amore ci salvi dalla vita".
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